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sanità: coletto illustra la situazione epidemiologico legata all’emergenza covid e le azioni della regione umbria per il contrasto e prevenzione della peste suina

Aggiornamento epidemiologico relativo all’andamento della pandemia in Umbria e le azioni promosse dalla Regione per il contrasto e la prevenzione della peste suina: questi gli argomenti della conferenza stampa tenuta oggi dall’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, insieme al commissario per l’emergenza, Massimo D’Angelo, al direttore regionale alla Salute, Massimo Braganti, al dirigente del Servizio regionale di Prevenzione, Salvatore Macrì, alla dottoressa Carla Bietta, del Nucleo epidemiologico regionale.
Nel corso dell’incontro la dottoressa Bietta commentando i dati del Report settimanale, ha reso noto che la curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, mostra un trend in sostanziale stabilità rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 25 gennaio è pari a 1.591.
L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni aumenta lievemente attestandosi ad un valore di 1,01.
L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età conferma tassi superiori alla media regionale per la popolazione tra 3 e 44 anni, superando 3.000 casi per 100.000 abitanti tra i 3- 18enni. Si osserva inoltre, una tendenza all’aumento del tasso di incidenza nelle fasce di età scolare (0- 18anni) mentre per tutte le altre si assiste a una riduzione/stabilizzazione del dato.
Rispetto alla settimana precedente si osserva una leggera diminuzione nell’impegno ospedaliero regionale (al 25 gennaio 197 ricoveri di cui 7 in terapia intensiva), mentre si registrano nella settimana 17-23 gennaio 32 decessi.
   “I dati – ha detto l’assessore Coletto – dimostrano che stiamo gestendo bene l’emergenza pandemica. La situazione al momento è sotto controllo, siamo sotto il 10 per cento di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e, anche in questa settimana, l’Umbria dovrebbe rimanere in zona bianca. All’interno degli ospedali c’è stata qualche restrizione, ma abbiamo deciso di far gestire e curare i pazienti nei presidi ospedalieri più vicini alla loro residenza anche per liberare le due aziende ospedaliere che, oltre ad assistere i pazienti che risiedono nel territorio, potranno garantire le prestazioni extra covid, in primis l’attività chirurgica, allargando anche gli appuntamenti rispetto alle patologie tempo dipendenti e oncologiche”.
L’assessore ha ringraziato quindi tutti i sanitari che, in questi due anni, hanno assistito sempre i pazienti senza mai tirarsi indietro anche nei momenti di grande  difficoltà.
   Per quanto riguarda la peste suina, l’assessore dopo aver confermato che l’Umbria non è interessata al momento da questo fenomeno, ha informato che con “l’Assessorato regionale all’Agricoltura ci siamo attivati coinvolgendo le associazioni venatorie per effettuare prelievi e per il monitoraggio del territorio, anche per la rimozione e l’analisi delle carcasse di cinghiali”.  
In Umbria è attivo dal 2020 uno specifico Piano di sorveglianza e prevenzione nei confronti della PSA, la cui principale attività è quella della sorveglianza passiva nelle popolazioni di cinghiali che viene attuata attraverso la segnalazione e il controllo diagnostico di tutti i cinghiali rinvenuti morti (inclusi i morti per incidente stradale e di tutti i casi sospetti (es. mortalità aumentata, sintomatologia riferibile a pesti suine, collegamento epidemiologico) al fine di permettere il tempestivo riscontro dell’infezione.
Dal 2020 è attivo un Numero unico regionale (075 81391) per agevolare e supportare le segnalazioni di ritrovamento delle carcasse di cinghiale al Servizio Veterinario di Sanità Animale dell’Azienda USL competente
per territorio.
Nel 2021 sono state controllate, con esito negativo, 193
carcasse di cinghiali.
È stato istituito il Tavolo interassessorile con rappresentanti del Servizio regionale Foreste, Montagna, Sistemi Naturalistici e Faunistica Venatoria, del Servizio regionale Energia, Ambiente, Rifiuti, dell’IZSUM (CEREP e Osservatorio Epidemiologico).
I Servizi veterinari delle Aziende USL procedono alla verifica della applicazione delle misure di biosicurezza.
A livello regionale, sono state organizzate diverse attività formative rivolte agli operatori di settore e ai portatori di interesse.
È stato aumentato il livello di attenzione, attivando le
procedure di gestione del cinghiale, mantenendo costante il monitoraggio e controllo dell’applicazione delle misure di biosicurezza in particolar modo negli allevamenti di tipo estensivo e familiari.
Le due ASL hanno raggiunto gli obiettivi prefissati dal piano regionale PSA 2021 verificando le misure di biosicurezza con apposita check list ClassyFarm.
Infine, è stato costituito un gruppo di lavoro tecnico al fine di redigere, in tempi brevissimi, una specifica procedura operativa nei casi di sospetta infezione e/o comparsa della malattia nel territorio umbro con particolare riferimento alla costituzione di un’unità di crisi con le specifiche definizione dei ruoli.
È stata inviata una nota informativa per la divulgazione alle Forze dell’Ordine e alle associazioni di categorie della disponibilità del servizio telefonico con numero unico regionale al fine di implementare e facilitare la segnalazione immediata del ritrovamento di carcasse o resti sul territorio.
Con Puntozero Scarl si sta lavorando per la realizzazione di una APP che consente segnalare facilmente la presenza di una carcassa di animale mediante foto e geolocalizzazione, in modo da allertare i servizi veterinari delle ASL.

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