Si è svolto Mercoledì 18 Gennaio presso l’Auditorium “Falcone Boresellino” il convegno dal titolo ‘Il lavoro che cambia: professioni & futuro; un incontro dibattito sui nuovi scenari formativi e professionali’ a cui hanno partecipato aziende del territorio, professionisti e associazioni di categoria.
L’incontro è stato moderato dal Prof. Luca Caparvi, Docente Economia Aziendale e primo vicario del Dirigente Scolastico e coordinato dalla Prof.ssa Luisella Nardi.
La Prof.ssa Marina Marini, Dirigente scolastico dell’ Istituto ‘Casagrande – Cesi’ di Terni nella sua introduzione ha sottolineato il ruolo e le responsabilità della scuola nella cosidetta società liquida di Zygmunt Bauman: “Abbiamo una grandissima responsabilità, abbiamo il compito di fornire punti di riferimento culturali e strumentali che consentano di orientare gli studenti nell’odierna società cognitiva in cui competenze e conoscenze sono in continua evoluzione. Dobbiamo uscire dalla nostra autoreferenzialità di scuola; abbiamo bisogno di una alleanza con il mondo del lavoro che permetta alla scuola e agli studenti sperimentazione, innovazione, flessibilità di compiti e delle azioni organizzative per dare soluzioni inedite a problemi nuovi”.
Il parterre che ha composto il tavolo dei relatori ha previsto l’intervento di Rita Amati, Consigliere ODCEC di Terni, Francesco Angeli Vice Presidente ODCEC di Terni, Silvia Bonini di ACG AUDITING & CONSULTING GROUP Srl, Paolo Garofoli di GAROFOLI Spa, Mauro Franceschini Presidente Confartigianato Terni e sui temi delle nuove professioni legate al digitale Edoardo Desiderio consulente in marketing, comunicazione e Presidente di Terni Digital con Alessandro Pieroni responsabile della formazione di Terni Digital ed infine Mimmo Ratini – Co-Founder MICH del Gruppo Maestrale.
Il Prof. Luca Caparvi ha ringraziato i relatori per aver condiviso insieme all’istituto questo importante incontro sottolineando come sia estremamente importante collegare la scuola al mondo reale del lavoro: “facciamo orientamento ma cerchiamo anche di capire come effettivamente aggiustare il tiro con i nostri percorsi di studio per dare risposte ai nostri ragazzi e al territorio e cerchiamo di formare dei ragazzi che poi effettivamente riusciranno a inserirsi nel mondo del lavoro. Non possiamo fare altro che interloquire con i professionisti con i lavoratori autonomi con gli imprenditori e con le associazioni di categoria che conoscono perfettamente la nostra realtà territoriale. Soltanto con loro possiamo affinare i nostri percorsi e orientarli verso un mondo del lavoro che cambia estremamente veloce e che noi inseguiamo e cerchiamo di interpretare al meglio facendo capire ai nostri ragazzi quanto è importante studiare ma quanto anche importante essere sempre disponibili ad innovare le conoscenze le competenze e la formazione per essere adeguati a questo mondo estremamente veloce ma anche estremamente interessante”.