Il cavalcavia sulla Strada Statale Valnerina in prossimità dell’abitato di Sant’Anatolia di Narco potrà essere realmente ricostruito. L’assessore regionale alle infrastrutture, Enrico Melasecche, ha sollecitato, con una sua nota, l’ANAS a farsi carico della ricostruzione di questa opera e ha messo a disposizione di Umbria Mobilità le risorse finanziarie per la redazione del progetto che a breve, non appena conclusa la fase di approvazione, sarà trasmesso all’ANAS così da consentire la realizzazione del cavalcavia. “Si tratta di un’opera significativa che va ripristinata visto che ormai sono passati troppi anni dalla sua demolizione – ha affermato Melasecche -. Nel 1998 in occasione della realizzazione della variante alla strada statale di Forca di Cerro, fu demolito il cavalcavia della ex Spoleto-Norcia così da consentire sia l’allargamento della sede viaria che la costruzione della rampa di accesso verso la galleria stradale della Tre Valli. In quell’occasione – ha proseguito l’assessore – l’ANAS assunse formalmente l’impegno di ricostruire il cavalcavia a proprie spese ma in questi 24 anni nessuno ha provveduto nè alcun pubblico amministratore regionale si è fatto carico di far ripristinare tale infrastruttura. Stiamo parlando tra l’altro di un elemento essenziale per il percorso complessivo ciclopedonale che si intende oggi riqualificare e rendere realmente percorribile anche perchè nelle attuali condizioni la pendenza in alcuni punti è tale da costituire un vero e proprio pericolo per ciclisti e sportivi”.
“Si tratta di un’opera importante ai fini della fruibilità della ex ferrovia, in quanto permetterà di accedere al tracciato mantenendo una pendenza modesta e continua. Il cavalcavia, insieme alla realizzazione del bypass della galleria San Pellegrino che si sta portando avanti con altre risorse regionali, permetterà di aprire anche questo tratto e ridare alla ex ferrovia un ottimo livello di accessibilità ai fini ciclistici. I due interventi citati – sottolinea l’assessore Melasecche – implementano il quadro delle azioni messe in campo in questi anni per assicurare il migliore recupero della ex ferrovia e farla diventare effettivamente uno degli assi principali per lo sviluppo del turismo lento della Valnerina e dell’Umbria. La materia relativa alla realizzazione di queste strutture è oggi frazionata in una miscellanea di uffici diversi, di competenze, di progetti, di materiali, di segnaletiche, ma anche di sprechi dovuti alla quasi totale mancata manutenzione per cui, dopo pochi anni, investimenti di una certa importanza vengono distrutti dalle intemperie o abbandonati a sè stessi. Per riportare ad organicità queste competenze il Servizio Infrastrutture e Trasporti, Sezione Infrastrutture per la Mobilità ecologica, si sta facendo carico di una riorganizzazione generale del settore quanto a ciclabili, cammini e sentieri in modo da riportare ad unità la materia. Ad un recente convegno che si è svolto a Spoleto, presenti oltre all’Assessorato Infrastrutture della Regione anche il Commissario straordinario per il sisma, Legnini, i direttori di RAI Social e della Tgr Umbria, molti sindaci, associazioni culturali e musei – ha concluso Melasecche – è stato preso l’impegno comune di riorganizzare e valorizzare tale percorso convinti delle sue forti potenzialità”.